“È diminuito notevolmente il gioco d’azzardo, sia terrestre che online, durante il lockdown grazie alle restrizioni per la pandemia Covid19, ma si è assistito a un picco appena dopo l’allentamento delle norme, soprattutto del gioco on line”. Sono queste le prime considerazioni al termine della ricerca coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la rete Oncologica (ISPRO), l’Università degli studi di Pavia e l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

 

I risultati

La pratica del gioco d’azzardo dal 16,3% del periodo prepandemico è scesa durante il periodo di lockdown al 9,7% per poi risalire al 18% nel periodo di restrizioni parziali.

Il gioco d’azzardo terrestre è diminuito dal 9,9% del periodo precedente la pandemia al 2,4% del periodo di lockdown, per poi risalire al 8% nel periodo di restrizioni parziali. Il gioco on line invece passa dal 10,0% del periodo precedente la pandemia all’8% nel lockdown, per salire al 13% nel periodo di restrizioni parziali.

Durante il lockdown, tra i giocatori il tempo mediano dedicato al gioco è aumentato di quasi un’ora. Inoltre, l’1,1% ha iniziato a giocare proprio nel periodo di totale restrizione, mentre il 19,7% di coloro che già giocavano ha incrementato l’attività totale di gioco e questo è accaduto più frequentemente ai giovani, ai fumatori, ai consumatori di cannabis e a coloro che avevano un consumo rischioso di alcolici.

I giochi maggiormente praticati in tutte le rilevazioni si confermano il Gratta e Vinci per il gioco d’azzardo terrestre e per il gioco on line le Scommesse Sportive, il Gratta e Vinci e le Slot Machines.

 

Il campione

Lo studio ha interessato un campione della popolazione italiana di età compresa tra 18 e 74 anni; i dati raccolti riguardano le abitudini di gioco nel periodo di lockdown (27 aprile – 3 maggio 2020) confrontati con le abitudini precedenti la pandemia e con una successiva fase di restrizioni parziali (27 novembre – 20 dicembre 2020).

 

“Con l’allentamento delle restrizioni – dice Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale Dipendenze e Doping – si è assistito ad un nuovo incremento della popolazione che pratica gioco d’azzardo, fino a superare, nel caso dei giocatori d’azzardo on line, la percentuale precedente la pandemia. La forte relazione trovata tra situazioni di disagio emotivo e comportamenti di dipendenza richiede politiche urgenti per impedire che le popolazioni vulnerabili aumentino e sviluppino una grave dipendenza dal gioco”.

 

Ascolta l’intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro su RVS Roma, alla dott.ssa Roberta Pacifici.

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