Sono 23,2 milioni di euro (+29,6% rispetto al 2019) i fondi assegnati nel 2020 alle vittime di estorsione e di usura, di cui circa 3,7 milioni nell’ultimo trimestre.
In particolare, oltre 19,7 milioni di euro sono stati destinati alle vittime di estorsione e 3,5 milioni di euro a quelle di usura. Le istanze di accesso ai benefici economici presentate nel corso dell’anno sono state in totale 539: 284 per estorsione e 255 usura.
Questi i dati dalla relazione del 2020 del Commissario straordinario antiracket e antiusura, Giovanna Cagliostro, che evidenzia come la pandemia da Covid-19 abbia pesantemente condizionato la vita dei cittadini, che hanno dovuto fare i conti con un crescente senso di precarietà e di instabilità.
Tra gli “effetti collaterali”, il rischio di esclusione sociale e la marginalizzazione di tanti operatori economici in difficoltà costituiscono un pericoloso terreno fertile per la criminalità organizzata che con le quotidiane offerte di aiuto, ma anche con intimidazioni e minacce, tenta non solo di inquinare il tessuto economico ma di contendere allo Stato il controllo del territorio.
L’attuale situazione di emergenza, destinata a durare nei prossimi mesi, ha portato l’Ufficio del Commissario straordinario a intraprendere nuove azioni in favore delle vittime dei reati estorsivi e usurari, per tentare di arginare ogni pericoloso condizionamento della libertà economica. In particolare sono state progettate tre linee di intervento, complementari tra loro: la prevenzione, il contrasto, la solidarietà.
Il Commissario ha fatto affidamento sulla intensa collaborazione con le Associazioni antiracket e antiusura presenti sul territorio, che offrono sostegno e supporto alle vittime a partire dai primi anni ’90.
In questo delicato momento di difficoltà economica, il ruolo e l’impegno comune di Istituzioni e Associazioni sarà ancora più prezioso nella loro opera di convincimento “che stare dalla parte dello Stato conviene”, conclude nella relazione il prefetto Cagliostro.