

Come si accede
- L’interessato contatta telefonicamente lo sportello di ascolto e, in caso di sussistenza delle condizioni minime, viene invitato per un colloquio.
- Durante l’incontro, l’utente racconta la sua vicenda ed espone la situazione debitoria agli operatori che valutano con lui quali siano le risorse per uscirne.
- Ai sensi della L. 108/96, quando la situazione è irrecuperabile da ogni punto di vista, si assiste l’utente nel preparare i documenti per l’ottenimento di un prestito bancario finalizzato alla chiusura dei debiti e a condizione che, con questa operazione, si ottenga una rata mensile di nuovo sostenibile nel tempo.
- Una volta completata la pratica, un’apposita commissione tecnica di Adventum (la Commissione per la Concessione dei Prestiti – CCP) valuta la pratica e la delibera per poi passarla alla vera e propria istruttoria bancaria presso l’istituto bancario convenzionato. La CCP esamina la richiesta in base a dei criteri di meritevolezza indicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
- Dopo opportuna istruttoria, la banca contatta il richiedente e il garante per la firma della documentazione necessaria all’accensione del prestito.
- Advetum dà disposizione alla banca per pagare i debiti come da transazioni concordate con i creditori.
- Il richiedente “rientra” così nel circuito bancario e stipula un contratto che lo vede in rapporto diretto con la banca.
- Persone fisiche, lavoratori dipendenti e pensionati (NO imprese che possono consultare l’Elenco dei Confidi i quali hanno ricevuto dei fondi ai sensi dell’art 15 della Legge 108/96);
- Persone non bancabili (a cui le banche e/o le finanziarie non concedono credito);
- Persone disposte a gestire la propria situazione debitoria, con trasparenza e sincerità, insieme alla Fondazione (NO richieste di liquidità).
I criteri di meritevolezza vengono indicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la valutazione della pratica e sono:
- Effettivo stato di bisogno del richiedente;
- Serietà della ragione di indebitamento legata allo stato di bisogno;
- Capacità di rimborso in base al reddito e/o alla situazione patrimoniale;
- Fondate prospettive di sottrarre l’indebitato all’usura.